Situata al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane è tra le grotte più complete d´Europa, presentando una straordinaria varietà di fenomeni che vengono illustrati con precisione e competenza da esperte guide speleologiche.
Comodi sentieri permettono di ammirare alla luce dei riflettori tutte le meraviglie del mondo sotterraneo : dalle stalattiti e stalagmiti vive e brillanti, alle colate policrome, ai drappeggi d´alabastro, ai laghetti incrostati di cristalli, ai corsi d´acqua sotterranei e alle bizzarre forme d´erosione.
Tre gli itinerari : il " primo " (un´ora) ha un andamento pianeggiante ed è quasi ovunque tappezzato da splendide concrezioni calcaree; il " secondo " (due ore), comprendente anche il primo, offre il fascino di vasti ambienti percorsi da un piccolo fiume sotterraneo; il " terzo " (tre ore), consente la visita completa della grotta e percorre in tutta comodità alcuni tratti perfettamente verticali.
La grotta è aperta ogni giorno dell´anno, eccetto il giorno di Natale.
Nel periodo dal 1 Aprile al 1 Novembre e nelle domeniche e festivi dei mesi restanti rispetta il seguente orario:
1º itinerario (circa un´ora): 10, 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18.
2º itinerario (circa due ore): 11, 15, 16, 17.
3º itinerario (circa tre ore, visita completa): 10, 14.
Nei giorni feriali dal 2 Novembre fino al 31 Marzo è possibile visitare solo il primo itinerario.
La temperatura interna è ovunque di + 10,7º C.
La Storia della Grotta
Circa 200 milioni di anni fa , sul fondo di un mare che potremmo far corrispondere all´attuale Tirreno, iniziarono a depositarsi enormi quantità di gusci di conchiglie, di formazioni coralline, di scheletri di pesci, di sabbie, di fanghiglie e di carbonato di calcio precipitato chimicamente per evaporazione dell´acqua. Questi detriti, sebbene in quantità e composizioni diverse, continuarono ad accumularsi, strato su strato, per almeno 170 milioni di anni, formando una massa di migliaia di metri di spessore. L´enorme peso di tale accumulo provoco la compressione e la cementazione dei vari elementi, trasformandolo lentamente in roccia calcarea.
Attorno ai venti milioni di anni fa , forti spinte (movimenti orogenetici), legate alla deriva dei continenti, provocarono il sollevamento di questa massa rocciosa che, fratturandosi intensamente a causa delle potenti sollecitazioni ricevute, emerse dal mare, e formò lentamente le attuali montagne.
L´acqua piovana, precipitando sulla superficie crepacciata della montagna, venne inghiottita immediatamente nel sottosuolo, dove vari rivoli d´acqua si unirono per formare quei ruscelli, quei torrenti e quei fiumi sotterranei che, percorrendo per milioni di anni le fessure, le hanno progressivamente ampliate, trasformandole in quella fitta rete di cunicoli, gallerie, pozzi e sale che costituiscono il complesso sotterraneo della " Grotta del Vento ".
Come raggiungere le grotte
Da MILANO conviene seguire l´autostrada " A 1 " fino a qualche chilometro da Parma, dove si imbocca la " A 15 " e la si segue fino ad Aulla (Km. 193,5). Da qui, mediante il percorso "4", si raggiunge la grotta (in totale Km. 272,5). Chi vuole evitare il tratto tortuoso che collega la Lunigiana con la Garfagnana e preferisce un percorso comodo e veloce, giunto ad Aulla, deve continuare fino alla " A 12 ", e seguirla in direzione sud fino allo svincolo per la " A 11 ", che in meno di venti chilometri conduce a Lucca, da dove si utilizza il percorso "1" (Km. 302).
Da TORINO si entra nella " A 21 ", presso Alessandria ci si immette nella " A 26 " e la si percorre fino a Voltri, dove mediante la " A 10 " si continua per Genova. Qui inizia la " A 12 ", che va seguita fino al casello di Massa se si vuol proseguire mediante il percorso "3" (Km. 323), fino a quello denominato "Versilia", se si sceglie il percorso "2" (Km. 333,6), oppure fino allo svincolo per la " A 11 " se si decide di scegliere una strada più comoda e veloce passando per Lucca e continuando mediante il percorso "1" (Km. 343).
Da VERONA si raggiunge il casello di " Modena Nord " della " A 1 " mediante la " A 22 ", si raggiunge Firenze, da cui si prosegue mediante il percorso "5" (Km. 250).
Da PADOVA si giunge a Bologna seguendo la " A 13 " e si prosegue, mediante la " A 1 " fino a " Firenze Nord ", dove si imbocca il percorso "5" (Km. 304).
www.grottadelvento.com